Giacomo Puccini
Giacomo Antonio Domenico Michele Secondo Maria Puccini, uno dei più importanti compositori di opera italiani di tutti i tempi La Bohème, Tosca, Madama Butterfly, Turandot sono tra le più popolari e rappresentate al mondo.
Amante della caccia, delle automobili e delle donne, un dandy elegante e buongustaio e generoso. Acquistò 14 automobili, tra cui una meravigliosa Isotta Fraschini, una Ferrari e alcune Fiat. Ma non gli permettevano però di andare fuori strada, cosa che amava fare durante le sue battute di caccia. Così chiede a Vincenzo Lancia di creare per lui un’automobile con telaio rinforzato e ruote adatte. Una sorta di primo suv. Gli costa 35 mila lire, (150 mila euro di adesso). Acquista anche cinque barche a motore e uno yacht che chiama Cio-Cio-San (geisha di Madama Butterfly).
La ricchezza arriva proprio grazie al successo delle sue opere composte per lo più nella pace di Torre del Lago, in una dimora dotata di tutte le modernità dell’epoca: elettricità, telefono, termosifoni centralizzati.
Questo amore per il lusso fu anche una reazione alla povertà e alle ristrettezze patite in gioventù. Non nasce infatti in una famiglia benestante, tutt’altro. Rimane orfano di padre e in una lettera alla madre quando aveva poco più che 20 anni, si lamenta di non potersi permettere un abbonamento alla Scala che allora costava 130 lire, circa 600 euro di oggi. Così nel 1876, quando aveva solo diciotto anni, fa a piedi da Lucca a Pisa insieme agli amici per andare a vedere l’Aida non potendosi permettere né un biglietto del treno né tantomeno una carrozza. L’opera di Verdi è per lui una folgorazione e in quel momento capisce che quella sarebbe stata la sua strada.
Uomo generoso, affettuoso, un gentleman, amico di Stravinskij, Toscanini. Turandot è la sua ultima opera, rimasta incompiuta. Il 25 aprile 1926 alla Scala, Toscanini dirige la prima proprio fin dove Puccini si era arreso alla morte. «Qui termina la rappresentazione perché a questo punto il Maestro è morto.»
Nello spettacolo In fila per 6 col resto di 2 avete ascoltato di Giacomo Puccini l'aria Nessun Dorma tratta dall'opera Turandot.
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Forse non tutti sanno che la Circoscrizione 6 ospita ben 42 vie e piazze intitolate a grandi musicisti, compositori e direttori d’orchestra italiani, dando origine a un contesto toponomastico molto particolare.
Se poi vogliamo davvero procedere a con un progetto non discriminante verso i grandi musicisti, bisogna fare due passi in più verso il centro fino a Via Giuseppe Verdi e Via Gioacchino Rossini...essendo state star dell’Opera Lirica internazionale rischiamo che si offendano seriamente.
In questi anni scopriremo insieme i 44 grandi musicisti che danno vita a un borgo speciale di Torino, sono tutti vicini di casa!
Iniziamo con Antonio Vivaldi, Amilcare Ponchielli, Niccolò Paganini, Ruggero Leoncavallo, Alessandro Scarlatti, Giacomo Puccini.
Il progetto è realizzato grazie alla Città di Torino.