Rimane, nel profondo, il dovere di rimanere uniti per far sรฌ che, almeno nellโ€™utopia, un lieto fine riesca ad essere possibile.

"Ci chiediamo spesso come sia stato possibile che l'๐ฎ๐ฆ๐š๐ง๐ข๐ญ๐šฬ€ ๐š๐›๐›๐ข๐š ๐š๐›๐๐ข๐œ๐š๐ญ๐จ ๐š๐ฅ๐ฅ๐š ๐ฉ๐ซ๐จ๐ฉ๐ซ๐ข๐š ๐ฎ๐ฆ๐š๐ง๐ข๐ญ๐šฬ€ in modo cosciente”.
 
Lo spettacolo si snoda attraverso aneddoti, nella speranza di capire e quindi evitare il meccanismo di manipolazione, che riguarda l'intera quotidianitaฬ€ al giorno d'oggi. A fare da cornice alla serata, brani di grandi musicisti e compositori che hanno continuato a suonare e comporre nonostante l’orrore, come atto di forte affermazione dell’umanitaฬ€ e di resistenza alla morte... Ricordare il Giorno della Memoria attraverso la musica e il ragionamento, per cercare di andare oltre la rabbia, la rassegnazione o il desiderio di vendetta. Rimane, nel profondo, il dovere di rimanere uniti per far siฬ€ che, almeno nell’utopia, un lieto fine riesca ad essere possibile. Un concerto con musicisti d’eccezione, scritto e raccontato da ๐‹๐ฎ๐œ๐ข๐š ๐Œ๐š๐ซ๐ ๐ก๐ž๐ซ๐ข๐ญ๐š ๐Œ๐š๐ซ๐ข๐ง๐จ, per cercare questo lieto fine.
 
Un racconto di Lucia Margherita Marino
Corrado Margutti – tenore
Massimo Bairo – violino
Luciano Meola – clarinetto
Tamara Bairo – viola
Fortunato D’Ascola – contrabbasso
Sara Musso – pianoforte